Spegnete il cellulare e ascoltate il tintinnio dei campanacci appesi al collo delle capre sul Puig de Maria
(Monte di Maria), dove un eremo medievale immerso tra pini e cipressi sopra Pollença invoglia a riposarsi e a
scrutare con occhi attenti l’isola.
Che affrontiate l’ora di cammino come autentici pellegrini o arriviate in auto, la strada che sale al Santuari de la Mare de Déu des Puig, un ex convento posto su un colle nella parte settentrionale di Maiorca, è comunque lunga e impervia. Dalla cittadina di Pollença parte una via stretta e piena di buche che conduce al convento, a 333 m di altezza. La strada è talmente tortuosa che i taxisti rifiutano la corsa.
Anche i guidatori locali, abituati ai suoi tornanti, recitano tre Ave Maria prima di fare il tragitto in prima. La strada termina all’improvviso e per proseguire bisogna percorrere un sentiero roccioso tra boschi di olmi, pini, olivi e cipressi in cui scorrazzano alcune capre.
Nonostante la sua quota modesta, questa altura rocciosa regala alcuni tra i panorami più belli di Maiorca: a ovest le splendide vette della Serra de Tramuntana e a est le sinuose baie di Alcúdia e Pollença e la frastagliata penisola di Formentor, che si protende nel Mediterraneo come la coda di un drago.
Godetevi questo panorama celestiale dall’eremo, risalente al XIV secolo, un luogo ideale per riflettere immersi nel silenzio dei cortili e nella penombra dei corridoi, i cui pavimenti sono stati consumati dai piedi dei pellegrini, un secolo dopo l’altro. Le monache abbandonarono l’eremo per trasferirsi a Palma nel 1576, ma l’atmosfera, sia nella cappella gotica ancor oggi profumata d’incenso sia nel refettorio dalle travi a vista, dove un tempo si recitavano le preghiere prima dei pasti, induce alla meditazione.
Chi si ferma per la notte dormirà in una cella rinnovata ma ancora spartana, con icone appese alle pareti imbiancate a calce e massicci mobili di legno. Non troverete l’aria condizionata in estate e il riscaldamento in inverno, manca la TV e il wi-fi, e i bagni sono in comune, ma tale semplicità, appropriata all’umile vita dell’eremo, invita al riposo, alla meditazione e alla ricerca della serenità. È una fuga che non risente del tempo e delle mode, a soli 70 km dalle folle festanti di Magaluf – ma spiritualmente vi sentirete a un milione di chilometri di distanza.
La vacanza perfetta

Dopo aver dedicato tempo al riposo e alla meditazione al convento, scendete a Pollença, cittadina color miele ai piedi della Serra de Tramuntana, ideale per una passeggiata: le sue stradine laterali ospitano bar bohémien, bistrò a gestione familiare e botteghe artigiane.
Per un primo contatto con la vita maiorcana, accomodatevi in un caffè di Plaça Major, dove gli adolescenti flirtano e gli anziani si ritrovano per sorseggiare caffè e discutere. Poi costeggiate il mare procedendo da Port de Pollença verso est per 18 km lungo la scogliera fino al Cap de Formentor: poche strade di Maiorca fanno rizzare i capelli come questa! Riprendetevi facendo un tuffo nelle acque cristalline che lambiscono la spiaggia di Formentor.
Pronti a lasciare Pollença? Dirigetevi verso ovest attraverso la Serra de Tramuntana seguendo la strada che serpeggia fino al Santuari de Lluc. Adagiato in una valle e circondato da sentieri, questo monastero del XIII secolo richiama orde di visitatori in giornata; arrivate presto, prima che la ressa disturbi la quiete del luogo, o pernottate in una delle celle.
Una strada con stretti tornanti collega l’eremo con Sa Calobra, una baia scavata nella scogliera con acque fredde e profonde. Procedendo verso ovest lungo la Ma10, una strada di montagna, si arriva a Fornalutx, ai piedi del Puig Major, la cima più alta di Maiorca (1445 m).
Questo villaggio è ideale per lasciarsi tutto alle spalle e fare trekking; i terrazzamenti piantati ad agrumi si estendono fino a Sóller, dove la vita quotidiana ruota attorno a una piazza piena di caffè, con una chiesa modernista progettata da Joan Rubió i Bellver, un allievo di Gaudí.
Più avanti si trova Deià, un villaggio molto amato da artisti e scrittori. Dal portico del vicino Son Marroig, ex palazzo dell’arciduca d’Austria Luigi Salvatore, si ammirano splendidi panorami sul mare. Una pista di 3 km scende fino a Sa Foradada, una formazione rocciosa, tra le più belle di Maiorca, simile a un elefante.
Deviazione
Seguite l’esempio dei pellegrini che per secoli sono giunti a Pollença per salire i 365 gradini del Calvari (Calvario), talvolta camminando carponi. Percepite il profumo dei cipressi e dei fiori delle piante rampicanti abbarbicate alle case di pietra mentre percorrete la scalinata che porta a una minuscola cappella del XVIII secolo.
Da qui, a 330 m di altezza, la vista spazia dalla cittadina e dal Santuari de la Mare de Déu des Puig, sul colle di fronte, fino alla Serra de Tramuntana.
Esperienze cruciali
* Svegliatevi in tempo per ammirare l’alba sulla baia di Alcúdia durante il soggiorno all’eremo.
* Mangiate un piatto di paella sulla terrazza del convento, affacciata sul mare, con il frinire delle cicale in sottofondo.
* Passeggiate tra gli oliveti e gli agrumeti della Serra de Tramuntana partendo dai villaggi di Fornalutx, Sóller e Deià.
* Percorrete lo spettacolare itinerario lungo la scogliera da Pollença a Formentor, la cui baia racchiude un mare di un blu inimmaginabile.
* Godetevi la vita di strada e la cultura del caffè di Pollença dopo aver faticosamente salito i 365 gradini del Calvari.
* Fermatevi a Sa Foradada per ammirare le bizzarre formazioni rocciose nella luce del tramonto.
La Serra de Tramuntana
Dal Puig de Maria è facile raggiungere le splendide vette calcaree della Serra de Tramuntana, una catena dentellata che domina la parte nord-occidentale di Maiorca. Sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 2011, questa spettacolare dorsale si eleva su oliveti, agrumeti e villaggi situati sui fianchi delle colline circostanti.
In direzione nord, dove le montagne si confondono con il blu del Mediterraneo, le alture punteggiate di grotte digradano bruscamente sulla costa orlata di calette.
Alcuni autobus turistici si inerpicano su queste montagne, ma per raggiungere gli angoli più remoti bisogna disporre di un mezzo proprio o di una mountain bike, oppure andare a piedi – le camminate e le pedalate sulla Serra de Tramuntana sono tra le più belle di tutta la Spagna.
Letture di viaggio
* A Winter in Mallorca (George Sand) Resoconto di una vacanza a Valldemossa tra il 1838 e il 1839.
* Trekking through Mallorca: GR221 – The Drystone Route (Paddy Dillon) Dettagliata descrizione della Ruta de Pedra en Sec nella Serra de Tramuntana, con una deviazione per il Puig de Maria.
* Snowball Oranges (Peter Kerr) L’avvincente storia di un inverno trascorso a Maiorca.
* Miracolo a Maiorca (Sebastià Alzamora) Basato su una storia vera, è un inno all’amore e alla tenacia che solo i veri visionari hanno in dono.
* Mallorca: Car Tours and Walks (Valerie Crespi-Green) Per esplorare l’interno dell’isola a piedi o in auto.
* Wild Olives: Life in Majorca with Robert Graves (William Graves) Interessante libro sulla vita e le opere del poeta inglese Robert Graves scritto dal figlio.
Rifugi rurali
Volete lasciare le strade più battute? Il nord di Maiorca è pieno di agroturismos, fincas (masserie) ed eremi.
A Binibona, ai piedi della Serra de Tramuntana, la Finca es Castell è una masseria-boutique hotel circondata da montagne e oliveti di proprietà della stessa famiglia fin dal XV secolo. Kate Moss e Sting amano La Residencia, ritiro a cinque stelle a Deià, con lounge con travi di quercia, spa, campi da tennis e ogni lusso possibile.
Per seicento anni di storia e belle passeggiate lungo la costa, scegliete tra il Sant Salvador Hotel, a Felanitx, e l’Ermita de la Victòria, su una penisola ammantata di pini vicino ad Alcúdia.
Contenuto tratto da: “Viaggi da sogno. Fantastiche evasioni dal quotidiano”, © Lonely Planet Pty Ltd 2013 | Ed. italiana © EDT 2014, 320 pp
(Credits foto apertura: Veduta dell’entroterra di Maiorca, Spagna. ©Simon Dannhauer/Shutterstock)