Con piccole cittadine dall’atmosfera rilassata, specie animali autoctone dal carattere socievole e spiagge talmente pulite che ci si potrebbe mangiare, l’estremità settentrionale della Nuova Zelanda è un paradiso per le famiglie.
L’acqua verde smeraldo del mare accarezza ritmicamente la sabbia dorata della spiaggia. Alcuni ragazzi si tuffano da una zattera ormeggiata una ventina di metri al largo, mentre altri iniziano un nuovo giorno scivolando da un’enorme duna di sabbia verso le calde acque del Pacifico. Alla fine della spiaggia qualcuno pesca su un pontile.
Il silenzio è interrotto solo dal canto degli uccelli. Vi sembra il paradiso? Ci somiglia: è un idillio chiamato ‘Northland’.
Il Northland è la regione più settentrionale dell’Isola del Nord, in Nuova Zelanda. Questa striscia sottile e fertile di terreno, una sorta di paese delle meraviglie naturali, separa l’Oceano Pacifico dal Mar di Tasman, che si incontrano alla sua estremità, Cape Reinga. Nel Northland, dicono le persone del posto, non servono villaggi hobbit, montagne russe, strutture per il bungee jumping o altre ‘attrazioni turistiche’ come quelle create ad arte nella parte meridionale della Nuova Zelanda. Questo territorio magico è infatti un parco dei divertimenti naturali, senza limiti di altezza, file all’ingresso e bancarelle di cibo spazzatura. Tutto ciò lo rende una calamita per le famiglie amanti delle attività all’aperto, che lo raggiungono per perdersi – o forse per ritrovarsi – tra spiagge e foreste, risalendo i fiumi e scendendo dalle dune di sabbia.
Le regole sono poche. Potete trascorrere la mattina a setacciare la sabbia in cerca di tesori su spiagge come quella di Tapeka, nella Bay of Islands, o a imparare a fare surf in acque riparate. Quando avete fame, fate due passi fino a un locale di fish and chip per gustare il pescato del giorno. Se il clima è piovoso, dedicatevi alla storia nella minuscola Russell, prima capitale del paese, o arrampicatevi fino allo storico pa (villaggio fortificato) maori di Kororipo.
Dopo ore di giochi e divertimenti i bambini, felici e un po’ rossi in viso per il sole, si arrenderanno ben presto alle lusinghe del sonno, lasciandovi liberi di riflettere sulla giornata appena trascorsa. Sì, il Northland è lontano dal resto del mondo, ma d’altronde chi ha mai detto che arrivare in paradiso sarebbe stato facile?

Zelanda, nella foresta di Waipoua.
La vacanza perfetta
Un buon punto da cui iniziare l’esplorazione del Northland è l’Hokianga Harbour. Da Omapere – uno dei piccoli insediamenti sulle sponde di questa insenatura, potete prendere una barca e raggiungere alcune magnifiche dune di sabbia, perfette per giocare e lasciarsi scivolare (o, se queste attività fossero troppo impegnative, per ammirare il panorama grandioso). Procedendo dall’Hokianga Harbour verso sud si può arrivare in macchina alla Waipoua Forest. In questa vasta foresta di kauri – fortunatamente messa al riparo dall’attività frenetica delle segherie, che nell’Ottocento e nel primo Novecento hanno divorato una parte cospicua dei boschi neozelandesi – svetta il Tāne Mahuta (il ‘Signore della Foresta’), l’albero più imponente di tutta la Nuova Zelanda. Ma la foresta non ospita solo questo gigantesco totem: inframmezzati da tratti di foresta nativa assai più giovane si incontrano, infatti, molti altri alberi di enormi proporzioni.
Puketi Forest, più densa e intricata di Waipoua, permette di farsi un’idea di come fosse Aotearoa prima che vi giungesse l’uomo. Puketi si trova vicino alla storica cittadina di Kerikeri; fermatevi per un caffè e un dolce prima di continuare lungo la costa. Qui il Northland si fa rurale, con piccole comunità maori insediate lungo il litorale. Le spiagge sono magnifiche, ma un posto speciale in cui sostare è la Matauri Bay. Lasciata la strada principale, si segue un crinale interno prima di scendere alla baia. Di proprietà dei maori – che hanno tenuto a debita distanza i costruttori – Matauri Bay offre un campeggio e un negozio, spiagge dorate e, su una bassa ma erta collina, un enorme arcobaleno in pietra. Il Rainbow Warrior Memorial di Chris Booth, scultore nativo di Kerikeri, indica il punto in cui è stata affondata la nave di Greenpeace (ora sito di immersioni). Non perdetevi le altre opere di Booth, realizzate con pietre locali, sparse nel Northland, oltre alla scultura Gateway all’ingresso dell’Albert Park nel centro di Auckland.
Pianificare
I voli internazionali atterrano ad Auckland; il Northland si trova a quattro ore di auto, verso nord. Kerikeri e Bay of Islands sono gli snodi principali – ogni giorno da Auckland partono autobus e aerei per Kerikeri. Le comunità maori locali non vogliono essere trattate come attrattive turistiche. Il Northland è visitabile tutto l’anno; d’inverno fa più caldo rispetto al resto della Nuova Zelanda, ma può piovere anche in estate.
Deviazione
Kawakawa, a sud di Paihia, è una normale cittadina neozelandese, ma i suoi bagni pubblici sono tutto fuorché ordinari. Progettati da Friedensreich Hundertwasser, un artista nato in Austria e vissuto da queste parti dal 1973 al 2000, i bagni più fotografati del paese sfoggiano lo stile caratteristico del loro creatore: linee curve con mosaici di ceramica e piante sul tetto. L’altra attrattiva di Kawakawa è la linea ferroviaria che per un tratto corre lungo la strada principale della città, dove fa servizio un treno passeggeri trainato da Gabriel, una locomotiva a vapore.
BOX
Esperienze cruciali
* Rendete omaggio agli antichi giganti kauri della Waipoua Forest – nulla prepara alla vista di questi enormi alberi.
* Ammirate i tesori coloniali di Russell, località storica, piccola ma graziosa, che è stata, per un breve periodo, capitale della Nuova Zelanda.
* Godete delle magnifiche e tranquille spiagge della Matauri Bay, dove si trova il Rainbow Warrior Memorial.
* Immergetevi nella storia e nella cultura a Waitangi Treaty Grounds, dove fu firmato l’atto costitutivo della Nuova Zelanda, prima di ritagliarvi un vostro angolo di paradiso nella Bay of Islands.
* Guidate lungo Ninety Mile Beach – facendo molta attenzione alle maree! – fino a Cape Reinga e alla Spirit’s Bay, all’estremità settentrionale dell’Isola del Nord.
Le foreste di Kauri
Quasi tutta la parte settentrionale dell’Isola del Nord un tempo era ricoperta di foresta mista, il cui re era il kauri (Agathis australis), l’albero più grande del mondo dopo la sequoia californiana. Il kauri, il cui legno è molto pregiato, era tenuto in grande considerazione dai maori per l’altezza raggiunta (che lo rendeva adatto alla costruzione di enormi canoe) e dagli europei, che lo utilizzavano per costruire case e mobili. La Northland’s Waipoua Forest – dal 1952 sottoposta a tutela in seguito alle forti pressioni dell’opinione pubblica – ospita i tre quarti dei kauri rimasti nel paese ed è dunque il miglior luogo in cui ammirare questi giganti. Oggi si sta tentando di far crescere nuove generazioni di quest’albero nativo.
Northland storico
Luogo dei primi insediamenti sia maori sia europei, il Northland è indubbiamente la culla della nazione. Una leggenda maori narra che il grande esploratore polinesiano Kupe scoprì Hokianga Harbour e incoraggiò le sue genti a trasferirsi qui. Il terreno fertile e il clima mite fecero sì che anche i coloni europei vi si stabilissero. Questa vicinanza causò i primi scontri tra i britannici e i maori; in molte occasioni guerrieri maori, come Hone Heke, dimostrarono il loro valore superando in astuzia gli inglesi e riuscendo ad abbattere per quattro volte l’asta della bandiera che sventolava su Russell. In tutto il Northland si trovano ancora le tracce dei pa (villaggi fortificati) maori ed edifici coloniali.
In poltrona
- * Sweet As: Journeys in a New Zealand Summer (Garth Cartwright) Questo autore neozelandese, che vive a Londra da vent’anni, torna a casa per scoprire come è cambiato il paese.
- * Woven Stone: The Sculpture of Chris Booth (Edward Lucie-Smith) Libro splendidamente illustrato su questo celebre scultore nativo di Kerikeri.
- * The Penguin History of New Zealand (Michael King) Scritto dal più autorevole storico neozelandese, questo saggio offre molte notizie sul Northland, territorio che fu uno dei protagonisti della storia coloniale del paese.
- * Kin of Place: Essays on Twenty New Zealand Writers (C.K. Stead) Uno dei principali scrittori e accademici del paese riflette sui più importanti romanzieri neozelandesi.
- * The Scarecrow (Ronald Hugh Morrieson) Ambientato in una piccola cittadina, questo magnifico giallo è un esempio di autentico gotico neozelandese.
Tratto da Viaggi da sogno, pagine 214-217