Byron Bay è il luogo perfetto in cui ritrovare se stessi. Lasciarsi alle spalle il karma negativo è però un prerequisito indispensabile. In tal modo alleggeriti, ci si riconcilia con il proprio sé più profondo e si possono riallineare i propri chakra prima di tornare alla vita di tutti i giorni.
Prima arriva il suono di una risatina sommessa dall’albero della gomma che cresce vicino alla vostra finestra. Poi scoppi di risa incontrollati. I residenti di Byron Bay amano ricordare di essere i primi a venire baciati dal sole che sorge: la cittadina si trova infatti all’estremità orientale dell’Australia continentale, cosicché è il posto giusto per salutare il sole. E non ci sarà bisogno di caricare la sveglia per assistere all’alba: a destarvi dal sonno ci penseranno i versi rauchi, simili a una risata umana, dei kookaburra.
Ormai perfettamente svegli, procedete verso Palm Valley (il tragitto a piedi è breve, se il vostro albergo è in città). Da qui, seguite il sentiero in salita che porta al faro. Non indugiate: potrete ammirare i magnifici panorami sulla via del ritorno. In cima troverete uno scintillante faro bianco di guardia alla baia sottostante. Costruito nel 1901 e da allora oggetto di cure amorevoli, è un’icona della regione. Ma questo luogo ha radici più profonde e ricche. Sito sacro per gli indigeni arakwal, questo lembo di terra ha fatto da cornice ai riti di iniziazione degli aborigeni per secoli e secoli, un tempo che getta una lunga ombra sul presente. Mentre osservate il sole che si leva sul Paci co assorbite l’energia intensa e immobile del luogo. Persino i cinici più incalliti percepiscono gli spiriti della terra.
Per gli arakwal, Byron Bay è Cavanbah, ‘luogo di incontro’. Per i residenti più giovani, tipi da dread e magliette tie dye, è Chill-Out Central, dove a incontrarsi sono il sole e il surf, mentre per i più cresciuti baby boomer è un luogo di guarigione, dove mente e corpo si ritrovano in un riallineamento cosmico favorito dai molti centri yoga e terapeutici. Dalle cime e valli di origine vulcanica alle insenature, agli estuari, alle baie rocciose e alle ampie spiagge, qui fluisce energia positiva. Qualunque siano la vostra età e le vostre preferenze, Byron Bay offre la possibilità di scappare da tutto e da tutti e di ritrovare se stessi.

©Penny Carroll/Lonely Planet
La vacanza perfetta
A Byron si può fare stretching o meditazione praticamente a ogni angolo di strada, ma se ciò che vi attira è lo yoga non c’è posto migliore del Byron Yoga Centre, la scuola locale più antica. Nel corso della giornata, a partire dalle 6, si tengono lezioni anche per chi non ha prenotato. Ogni insegnante ha il proprio stile, ma la scuola aderisce alla filosofia ‘Purna’, che significa integrazione o completezza. Sebbene la pratica sia basata sull’allineamento, grande enfasi è posta sui valori dello yoga, tra cui verità, semplicità e ardore verso un obiettivo (la parola chiave è proprio ‘ardore’). I valori del centro, trasmessi dagli insegnanti, trovano applicazione nella pratica.
Lo yoga insegna che l’unico modo per trattenere qualcosa è lasciarlo andare: date un po’ di soldi alla Cape Byron Kayaks in cambio della possibilità di incontrare uno dei trecento delfini che vivono nella baia e, se siete fortunati, di avvistare le megattere (che da giugno a novembre compiono la loro migrazione annuale). Curiose di natura, le megattere nuotano poco al largo della costa e non temono di avvicinarsi ai kayak in acqua: è impossibile non notarle dal momento che sono lunghe fino a 15 m. Se le balene sono curiose, i delfini sono quasi invadenti con i loro tuffi e i loro spruzzi tra le onde. Fermarvi a Wategos Beach per bere qualcosa e mangiare un Tim Tam (un biscotto al cioccolato, vera icona australiana) non basterà a placare l’intensa emozione scaturita dall’esservi trovati così vicini a questi magnifici animali. Impugnate saldamente la pagaia mentre le onde vi riportano a Clarkes Beach. Dopo aver salutato il sole all’alba, sintonizzato corpo e mente con la pratica dello yoga e incontrato i cetacei nella baia, ecco che il vostro chakra della corona si fonde è diventa tutt’uno con quello del cuore.
Pianificare
Ci sono tre aeroporti: Ballina, Gold Coast e Lismore. Quello di Ballina è il più vicino, ma ci sono voli più economici e frequenti per l’aeroporto di Gold Coast, da dove è anche più facile prendere l’autobus per Byron. L’unica regola per una fuga a Byron è evitare l’alta stagione (estate) e i momenti di grande afflusso come Pasqua, la settimana della fine della scuola e i giorni in cui si tengono i festival musicali.
Deviazione
Mettete da parte la vostra ricerca di spiritualità e fate shopping. Se è giovedì, iniziate dal Byron Bay Farmers’ Market, dove potrete assaggiare il meglio della produzione locale. La prima domenica del mese gli artigiani espongono le loro mercanzie al Byron Community Market, presso la Butler Street Reserve – mucchi di piume, candele e magliette tie dye, bancarelle di cibo e in lontananza il suono di un ukulele o di un tamburo djembe. Negli altri giorni recatevi al Byron Arts & Industry Estate, dove si trovano artigiani locali all’opera ed è possibile fare acquisti spendendo molto meno che in città.
BOX
Esperienze cruciali
* Fate kayak in mezzo ai delfini che giocano tra le onde.
* Osservate dal faro la migrazione annuale delle megattere.
* Visitate un ashram di yoga o frequentate qualche lezione al rinnovato Byron Yoga Centre.
* Sfogatevi suonando il tamburo in gruppo al tramonto su Main Beach.
* Gustate la magnifica frutta e verdura della regione e incontrate i curiosi personaggi del Byron Bay Farmers’ Market ogni giovedì mattina.
* Prendete il variopinto autobus che porta in giornata al ‘magico’ villaggio hippy di Nimbin.
Ritiro profondo
Per cercare di stabilire un contatto ancora più profondo con voi stessi, valutate l’ipotesi di soggiornare nella vicina Mullumbimby in occasione dell’annuale Spirit Festival (febbraio/marzo), incentrato sulla trasformazione, la guarigione e persino la magia legate al sesso, con laboratori dedicati al tantra, allo yoga, alla meditazione, alla danza e a varie forme di guarigione. Questo evento rivoluzionario, frequentato da persone provenienti da tutto il mondo, è in grado di soddisfare le richieste più disparate. Se non riuscite a far coincidere la vostra visita con il festival, potete comunque recarvi in uno dei molti ritiri di meditazione e di yoga che si trovano disseminati nella cittadina e nel suo splendido entroterra.
In poltrona
* Byron Bay: The History, Beauty and Spirit (Peter Duke) Byron Bay prende vita grazie alle fotografie e agli aneddoti raccolti in questo libro da un autore locale.
* After the Party (Jesse Blackadder) Viaggi negli stili di vita alternativi di Byron Bay (e resoconto di una cena da evitare).
* Death of a Whaler (Nerida Newton) Ambientato a Byron Bay, è un racconto sulla guarigione e il ritorno alla vita dopo un incidente avvenuto durante una caccia alla balena.
* Byron Bay Summer Days (2012) Questo film rende omaggio ai giovani di Byron Bay e alle loro attività preferite: musica, surf e svariati passatempi.
* The Battle for Byron (1996) Documentario, divenuto un classico, sui residenti della contea di Byron e sulla resistenza opposta da questi ecologisti allo sviluppo su grande scala della zona.
Tratto da Viaggi da sogno, pagine 182-184
(Credits foto apertura: Tramonto a Byron Bay, Australia. ©Camila Se/Shutterstock)